Determiniamo . , quindi . Ma allora la soluzione è data da .
Soluzione dell'esercizio 2 (1). Per induzione. Per è ovvio dalla definizione. Sia e
supponiamo che la tesi sia vera per ogni , allora
è somma di un numero pari () e di un numero, , che, per
ipotesi di induzione, è dispari. Quindi è dispari.
(2). Per induzione. Se , . Supponiamo la tesi vera per e proviamola per . Dalla relazione di ricorrenza si ha che e per ipotesi di induzione, quest'ultimo è .
(3). Il polinomio caratteristico di tale equazione ricorsiva è
dato da le cui radici sono: e . Quindi una
generica soluzione della relazione ricorsiva è data da:
. Determiniamo e
in modo che siano verificate le condizioni iniziali.
Soluzione dell'esercizio 3 Indichiamo con
. Per ogni
consideriamo l'applicazione
definita da
è una permutazione. Basta provare che è iniettiva (dato che l'insieme di definizione è finito e coincide con il codominio). Siano : se allora , dato che è una permutazione; se allora , dato che è una permutazione; infine se e allora e e poiché .
Osserviamo ora che, per definizione, , ossia abbiamo definito una applicazione . Proviamo che tale applicazione è bigettiva.
è iniettiva. Se esiste tale che e quindi e quindi . Analogamente se allora .
è surgettiva. Sia , allora , e dato che è bigettiva, anche e quindi . È immediato allora vedere che .
Ma allora
Soluzione dell'esercizio 4 Sia un vertice di grado (massimo possibile), allora è un grafo
connesso, quindi contiene un albero generatore (ossia tale che
. Ma allora, per la relazione che lega il numero di vertici e il
numero di lati di un albero,
Il viceversa non è vero. Si consideri ad esempio il grafo rappresentato in figura 1:
per questo grafo si ha che , e , e quindi , però tale grafo non è -connesso.
Soluzione dell'esercizio 5 Usiamo il teorema dello score:
Soluzione dell'esercizio 6 Il primo grafo è hamiltoniano (in particolare quindi è -connesso) in
quanto c'è il ciclo
.
Il terzo grafo non è -connesso, infatti se a questo grafo si toglie il vertice si ottengono i due cicli e .
Il secondo e il terzo grafo sono isomorfi(quindi il primo e il secondo non lo
sono). Un isomorfismo è dato ad esempio dalla funzione definita da: