 
 
 
 
 
   
 ,
,
 .
Sia n=mq+r la divisione euclidea di
  n per m allora
.
Sia n=mq+r la divisione euclidea di
  n per m allora 
 ,
in
  particolare quindi 
(n,m)=(m,r).
,
in
  particolare quindi 
(n,m)=(m,r).
Dim. 
Se 
 e
e 
 allora n=ch e m=ck e quindi
r=n-mq=ch-ckq=c(h-kq) ossia
allora n=ch e m=ck e quindi
r=n-mq=ch-ckq=c(h-kq) ossia 
 e
e 
 .
Viveversa
se
.
Viveversa
se 
 e
e 
 allora m=ch e r=ck e quindi
n=mq+r=chq+ck=c(hq+r) ossia
allora m=ch e r=ck e quindi
n=mq+r=chq+ck=c(hq+r) ossia 
 e
e 
 .
.
     
La proposizione precedente assieme all'osservazione che (n,0)=n per
ogni  permette di costruire un algoritmo (algoritmo di
  Euclide) per il calcolo del M.C.D.
permette di costruire un algoritmo (algoritmo di
  Euclide) per il calcolo del M.C.D.
 
 allora
allora 
 .
.
 e
e 
 allora
allora 
 .
.
Dim. 
1. Se (n,m)=1 allora esistono 
 tali che 1=nx+mye quindi q=nqx+mqy. Ma allora se
tali che 1=nx+mye quindi q=nqx+mqy. Ma allora se 
 esiste h tale che
mq=nh e quindi 
q=nqx+nhy=n(qx+hy).
esiste h tale che
mq=nh e quindi 
q=nqx+nhy=n(qx+hy).
2. 
 quindi q=nh, dato che
quindi q=nh, dato che 
 e (n,m)=1allora per la 1 si ha che
e (n,m)=1allora per la 1 si ha che 
 ossia h=km e quindi
q=nh=nmk, ovvero
ossia h=km e quindi
q=nh=nmk, ovvero 
 .
.
     
Dim. 
Supponiamo che 
 ,
dato che p è primo, se
,
dato che p è primo, se
 allora (p,n)=1, per lo proposizione precedente si
ha allora che
allora (p,n)=1, per lo proposizione precedente si
ha allora che 
 .
.
Viceversa supponiamo che per ogni 
 si ha che
si ha che 
 oppure
oppure 
 ,
allora se p=dh allora
,
allora se p=dh allora
 e quindi
e quindi 
 ,
e quindi per 3.3 si
ha che
,
e quindi per 3.3 si
ha che  e
e  oppure
oppure 
 e quindi
e quindi  e
e
 .
.
     
 si dice che M è un minimo comune
  multiplo di n e m se
si dice che M è un minimo comune
  multiplo di n e m se
 e
e 
 ;
;
 e
e 
 allora
allora 
 .
.
 non entrambi nulli allora esiste il minimo comune
  multiplo tra n e m.
non entrambi nulli allora esiste il minimo comune
  multiplo tra n e m.
Dim. 
Sia 
 dove si è posto n=n'(n,m) e
m=m'(n,m).  Chiaramente allora 
M=n m'=n' m e quindi
dove si è posto n=n'(n,m) e
m=m'(n,m).  Chiaramente allora 
M=n m'=n' m e quindi 
 e
e 
 .
.
Se 
 e
e 
 allora
allora 
 e quindi
posto c=c'(n,m) si ha che
e quindi
posto c=c'(n,m) si ha che 
 e
e 
 .
Dato
che (n',m')=1, per 4.2 si ha che
.
Dato
che (n',m')=1, per 4.2 si ha che 
 e
quindi che
e
quindi che 
 .
.
     
 
 
 
 
