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Definizione 17.1
Sia
un grafo e sia
, chiameremo
grado di
il numero
(cardinale)
. Diremo che
ha
grado finito se
.
Dimostrazione.
Siano
i vertici di e
i suoi
lati. Per ogni
e
consideriamo il numero
Dalle proprietà associativa e commutativa della somma si ha evidentemente che
|
(10) |
Ma fissato il numero
è uguale alla
cardinalità dell'insieme
che è uguale al numero dei lati che contengono , ossia
. Pertanto il lato sinistro dell'uguaglianza
(10) è pari a
, ossia la somma dei gradi di
tutti i vertici.
Invece, fissato , il numero
è pari alla
cardinalità dell'insieme
, che è uguale a , dato
che ogni lato contiene esattamente due vertici. Ne consegue che il lato destro
della (10) è uguale a
.
Proposizione 17.3
In un grafo il numero di vertici di grado dispari è pari.
Proposizione 17.4
Se
è un isomorfismo tra
e
e
allora
.
Definizione 17.5
Sia
un grafo finito e sia
, si chiama
score
di
la successione (finita)
-pla dei gradi dei suoi vertici ovvero
.
Per scrivere lo score abbiamo dovuto ordinare i vertici del grafo e, ordinamenti
diversi producono -ple diverse, ma che coincidono a meno di
riordinamento. Due score si considereranno quindi uguali se lo sono a meno di
riordinarli. Per comodità si ordineranno i vertici in modo che la successione
dei gradi sia non decrescente (i.e.
per ogni ).
Teorema 17.6
Se
e
sono grafi isomorfi, allora
.
Osservazione 17.7
Non è vero il viceversa del precedente teorema, si vedano ad esempio i grafi
i due grafi di figura
6 dell'esercizio
14.11.
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Domenico Luminati
2004-03-18