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Subsections
Definizione 11.1
Siano
, si dice che
è congruo a
modulo
(in
simboli
) se
.
Dimostrazione.
1.
per ogni
.
2. Se
allora e quindi
e quindi
ossia
.
3. Se
e
allora
e e quindi
e quindi
.
Ricordiamo la definizione di relazione d'equivalenza su un insieme.
Osservazione 11.4
È prassi comune denotare le relazioni
d'equivalenza con simboli del tipo
,
,
e simili.
Osservazione 11.5
La
proposizione precedente può essere allora rienunciato dicendo che
la
relazione di congruenza modulo è una relazione d'equivalenza su
.
Classi d'equivalenza
Definizione 11.6
Siano
un insieme,
una relazione d'equivalenza su
e
. Si
chiame
classe d'equivalenza di
in
rispetto a
, l'insieme:
Quando non ci sarà ambiguità, si scriverà semplicemente
invece
che
.
L'isieme costituito da tutte le classi d'equivalenza si chiama insieme
quoziente di modulo e si denota con il simbolo
, quindi:
Dimostrazione.
1. Segue dalla proprietà
riflessiva.
2. Se
in particolare
e quindi . Viceversa sia
. Se
allora ; per la
proprietà transitiva ossia
, ossia
. Scambiando i ruoli di e si ha
anche l'inclusione opposta e quindi l'uguaglianza.
3. Se
allora
e , usando le proprietà
simmetrica e transitiva si ha
allora che e quindi, per la (2), appena
dimostrata,
.
Osservazione 11.8
Le proprietà (
1) e (
3) assicurano che
l'insieme delle classi d'equivalenza di un insieme rispetto ad una relazione
d'equivalenza (il quoziente) costituisce una
partizione dell'insieme
ossia sono una collezione
di sottinsiemi di
(i.e.
) che hanno
le seguenti proprietà:
- sono tutti non vuoti, ovvero
(questo
è garantito da (1))
- ricoprono , ovvero
(questo è
garantito da (1))
- sono a due a due disgiunti, ovvero
(questo è garantito da (3))
Esercizio 11.1
Sia
un insieme. Si dimostri che gli insiemi
sono in bigezione.
Soluzione
Definizione 11.9
Siano
, si chiama classe di congruenza di
modulo
l'insieme
Indicheremo
Osservazione 11.10
Osserviamo che
e quindi
Osservazione 11.11
La classe di congruenza di
modulo
non è altro che la classe
d'equivalenza di
rispetto alla
relazione
d'equivalenza
e
quindi è l'insieme quoziente di
rispetto a
tale relazione d'equivalenza.
In virtù di questa osservazione e della proposizione 11.7 si ha la
seguente:
Dimostrazione.
quindi
.
Corollario 11.14
Se
allora
ha esattamente
elementi.
Dimostrazione.
Da 11.13 e dalla 2 di
11.12 segue immediatamente che l'insieme in questione
ha al più elementi e precisamente
. D'altra parte se
allora e quindi
e quindi (sempre
per la 2 di 11.12)
.
Osservazione 11.15
La proposizione precedente spiega come mai le classi di congruenza modulo
vengono anche chiamate
classi di resto modulo
.
Somma e prodotto di classi di congruenza
Dimostrazione.
(1). Se
e
allora
.
(2). Esistono
tali che e , ma
allora, moltiplicando membro a membro si ottiene
e quindi la tesi.
Osservazione 11.17
La proposizione precedente permette di definire le operazioni di
somma e prodotto tra classi modulo
. Ponendo
si ottengono delle buone definizioni. Infatti se
e
allora per la
2 di
11.12 si ha che
e
e quindi
per la
proposizione precedente si ha che
e
e quindi di nuovo per la
2 di
11.12 si ha che
e
.
Nel seguito, quando parleremo di classi di congruenza e di operazioni tra esse,
potrà succedere che, nella notazione, confonderemo la classe con uno dei suoi
rappresentanti. Sarà chiaro dal contesto a cosa ci si starà riferendo. Ad
esempio useremo indifferentemente una delle tre espressioni
per indicare lo stesso concetto.
Osservazione 11.18
L'esercizio precedente, mostra che le operazioni tra classi di congruenza
godono delle stesse proprietà di cui godono le operazioni tra interi.
Attenzione però a due importanti differenze:
- Ci possono essere classi diverse da 0 che moltiplicate tra loro danno
0, ad esempio
in
- Se allora
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Domenico Luminati
2004-03-18