Per ramo infinito intendiamo un cammino infinito (i.e. un sottografo isomorfo a ).
In generale la risposta a questa domanda è negativa. Si consideri ad esempio
il grafo
(vedi figura).
G è un albero. Infatti G è connesso dato che ogni vertice è congiungibile al vertice 0. Inoltre se è un lato, allora che è sconnesso. Quindi G è un albero per la terza delle proprietà caratterizzanti degli alberi.
D'altra parte i cammini più lunghi che si possono trovare sono i cammini del tipo (i,0,j) con , che hanno lunghezza 2.
Il problema sta nel fatto che nell'albero dell'esempio c'è un vertice di grado infinito (su 0 arrivano infiniti lati). In effetti vale il seguente teorema:
Dimostrazione.
Fissiamo una radice r per T e sia
la relazione di paternità indotta
da tale radice. Costruiremo una funzione
con la seguente
proprietà:
Definiamo f ricorsivamente. Poniamo f(0)=r. Chiaramente i discendnti di f(0) sono infiniti (tutti i vertici sono discendenti della radice).
Supponiamo di aver definito f(n) (che sia figlio di f(n-1) e che abbia una
discendenza infinita). Per ipotesi
è finito, siano quindi
i figli di f(n) (i.e.
). Per ogni
sia
Dimostrazione. Procediamo per induzione su . Se allora (l'unico grafo connesso che non ha lati ha un solo vertice) e quindi è un albero.
Supponiamo che , allora o G è un albero e quindi lui stesso è un albero generatore di se stesso, oppure per la terza delle proprietà che caratterizzano gli alberi esiste un lato tale che G-e è ancora connesso. Ma allora , quindi, per ipotesi di induzione, esiste un albero T che è un sottografo di G-e e tale che V(T)=V(G-e). Dato che V(G-e)=V(G), T è un albero generatore anche per G.