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Subsections
Dim.
Se
per ogni
non c'è nulla da
dimostrare. Sia i1 il primo numero in
tale che
.
Scriviamo
dato che le espressioni
sono infinite, ma i loro valori sono
un numero finito, esistono almeno due diversi naturali, k<m tali che
(i.e. l'applicazione
,
non può essere iniettiva). Posto m=k+h, si ha che
e dato che
è bigettiva si
ha che
.
Sia h1 il primo naturale positivo tale che
.
Si noti che gli elementi
sono tra
loro distinti, infatti se così non fosse si contradirebbe la minimalità
di h1 (si ragioni come si è fatto per mostrare l'esistenza di h1).
Cosideriamo allora il ciclo
.
Osserviamo che se
allora
.
Se
per ogni
allora
per
ogni x e quindi abbiamo finito,
altrimenti sia i2 il primo elemento per cui
e
e sia h2 il
minimo intero positivo per cui
e sia
.
Si osservi che
e che se
allora
.
Il procedimento si può evidentemente
iterare costruendo ad ogni passo un ciclo che è disgiunto da tutti i
precedenti e che agisce come
sul suo supporto.
Dato che stiamo lavorando sull'insieme finito
,
tale
procedimente deve terminare, producendo la decomposizione cercata.
L'unicità di tale decomposizione osservando che se
con
cicli a due a due disgiunti, allora i cicli determinati dal
procedimento precedente sono proprio i ,
eventualmente dati in ordine
diverso.
Osservazione 10.1
La dimostrazione della proposizione precedente fornisce un algoritmo per
determinare in modo effettivo la decomposizione in cicli di una permutazione.
Definizione 10.2
Sia
,
definiamo
segno di
il numero
|
(10) |
dove
è la decomposizione in cicli disgiunti e
è la lunghezza del ciclo
.
Dim.
Osserviamo innanzitutto che dalla definizione segue immediatamente che se
è una trasposizione allora
.
Supponiamo di sapere che la formula (11) valga quando
è
una trasposizione, ossia che:
|
(12) |
Usando questo fatto, osserviamo allora che se
è una decomposizione come prodotto di trasposizioni, si ha
|
(13) |
Se ora
è una decomposizione in prodotto di
trasposizioni, procedendo esattamente come sopra, si ha:
e quindi, usando la (13),
.
Resta da dimostrare la (12), che viene lasciata per esercizio (non
facile).
Esercizio 10.1
Si osservi che se
e
sono cicli
disgiunti e
è un ciclo, allora
risulta:
Si usi questo fatto per provare la (
12) nella dimostrazione della
proposizione precedente.
Soluzione
Osservazione 10.4
La formula (
13) mostra che data una permutazione, il numero di
trasposizioni che costituiscono una sua decomposizione deve essere sempre
pari o sempre dispari, a secondo che il segno della peremutazione sia 1 oppure -1. Una permutazione sarà detta
pari se il suo segno è
1, sarà detta
dispari se il suo segno è -1.
Proposizione 10.5
Sia
G un gruppo, e siano
una famiglia
di sottogruppi di
G. Allora
è un
sottogruppo di
G.
Dim.
Indichiamo con
.
Se
allora per ogni
e poiché questi sono tutti sottogrupi,
per
ogni
ovvero
.
(È verificata la (1)
della definizione di sottogruppo).
Ogni
è un sottogruppo, quindi
per ogni
e pertanto
(È verificata la (2)
della definizione di sottogruppo).
Sia
allora
per ogni .
Essendo gli
dei sottogruppi
per ogni
ovvero
(È verificata la (3) della
definizione di sottogruppo).
Osservazione 10.6
I tre passi della dimostrazione precedente, presi uno alla volta, mostrano
che la proposizione rimane vera se nell'enunciato si sostituiscono le parole
gruppo e sottogruppo con semigruppo e sottosemigruppo oppure con monoide e
sottomonoide
Definizione 10.7
Sia
G un gruppo e sia
denoteremo con
il più
piccolo sottogruppo di
G che contiene
S. Ossia
è un
sottogruppo con le seguenti due proprietà:
- 1.
-
,
- 2.
- se H è un sottogruppo di G e
allora
.
si chiama
sottogruppo generato da
S.
Proposizione 10.8
Se
S è un sottinsieme di
G, il sottogruppo generato da
S esiste ed è
unico. E risulta:
ossia
è l'intersezione di tutti i sottogruppi di
G che contengono
S.
Dim.
Osserviamo che
è un sottogruppo (per
la proposizione 10.5) e d'altra parte se
allora
,
ossia
verifica le 1 e 2 della definizione di
sottogruppo generato.
Che il sottogruppo generato sia unico segue dal fatto che se H1 e H2verificano le 1 e 2 della definizione di
sottogruppo generato allora
necessariamente
(H1 è minimo e H2 è un
sottogruppo che contiene S) e, scambiando i ruoli di H1 e H2, anche
.
Osservazione 10.9
La definizione di sottogruppo generato si generalizza immediatamente al caso
di monoidi e semigruppi, e la sua esistenza ed unicità si dimostra
esattamente nello stesso modo.
Osservazione 10.10
Sia
T l'insieme delle trasposizioni di
Sn. Il corollario
9.10
ci dice allora che
.
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Domenico Luminati
1999-07-08